Il cannabidiolo può essere un ottimo alleato per il trattamento della fibromialgia migliorando notevolmente la qualità di vita.

La canapa sotto forma di olio CBD rappresenta un aiuto naturale e di origine vegetale privo di effetti psicotropi quindi senza controindicazioni a parte eventuali allergie al principio attivo. Vediamo come funziona e quali sono i benefici che si possono ottenere.

Cos’è la fibromialgia?

Prima di tutto spieghiamo cos’è la fibromialgia è perché è considerata una malattia invalidante. La Sindrome fibromialgica, abbreviata con la sigla FMS. È una patologia cronica, quindi sempre presente, che causa dolore in ogni parte del corpo che viene definito dolore diffuso. Inoltre tale sintomo si associa spesso con ulteriore sintomatologia aggravando la situazione.

Chi soffre di fibromialgia può sentirsi affaticato, avere sbalzi di umore, difficoltà nel riposo notturno oltre a problematiche a livello cognitivo. Non si tratta di una malattia rara, è piuttosto diffusa. Tanto che un soggetto su 20 è affetto da fibromialgia ed è il sesso femminile quello più colpito.

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Cause della fibromialgia, quali sono

Non c’è una risposta sicura sulle cause che portano all’insorgere della fibromialgia. Si suppone, però, che sia dovuta a un’anomalia molecolare del sistema nervoso che coinvolge peptidi e neurotrasmettitori.

Si parla di molecole che riguardano cervello, midollo e nervi quindi un’ampia gamma di possibili problematiche e percezione dolorosa in varie parti del corpo. Inoltre si pensa che le cause possono anche derivare di alcune elaborazioni del cervello relative a informazioni che portano ad avvertire dolore.

Ci sono poi le cause genetiche e ambientali che potrebbero portare a sviluppare la fibromialgia. Infatti, sembra che gli episodi di FMS possano essere scatenati da alcuni eventi particolari. Tra questi ci sono quelli che provocano forte stress fisico o emotivo, ad esempio come un trauma dovuto al decesso di una persona cara, l’interruzione di una relazione, la presenza di un’infezione oppure un intervento chirurgico che spaventa.

Sintomi della fibromialgia, quali sono

La fisiopatologia di cui stiamo parlando è cronica caratterizzata dal dolore diffuso che si può presentare in ogni parte del corpo e riguarda l’apparato muscolo-scheletrico nella sua totalità. Quindi la sintomatologia principale è proprio il dolore continuo. Oltre a questo sintomo spesso debilitante, vi possono essere altri segnali che indicano la presenza della fibromialgia.

Tra i sintomi associati al FMS, ci sono rigidità delle articolazioni, crampi improvvisi, spossatezza senza motivo e facilità all’affaticamento. Tale sintomatologia, a sua volta, può sviluppare disturbi a livello somatico, alterazioni dell’umore, emicranie, dolore allo stomaco gonfiore dell’addome, ansia, crisi depressive e problemi del sonno.

La cura definitiva per la FMS esiste?

No, rispondiamo subito in modo secco perché è inutile dare speranze vane. Attualmente non è stata trovata una cura per la sindrome dolorosa FMS. I trattamenti si basano sull’utilizzo di farmaci che alleviano la sintomatologia della fibromialgia permettendo ai pazienti di mantenere una vita pressoché normale.

Tra i medicinali prescritti dal medico curante ci sono analgesici, antinfiammatori e antidepressivi che aiutano a gestire la malattia. In alcuni casi, però, si sono verificate effetti collaterali che hanno portato a sostituire o eliminare alcuni farmaci.

Ci sono però alcune attività che aiutano a gestire la fibromialgia. Tra queste ci sono una moderata attività fisica svolta regolarmente e una terapia cognitivo-comportamentale che deve essere eseguita sotto la guida di uno psicologo competente. Oppure si possono utilizzare metodi green che non comportano l’uso di medicinali come il CBD.

Il CBD come trattamento per la fibromialgia

I dolori a livello muscoloscheletrico e neurologico rappresentano i sintomi classici della fibromialgia. Tale sintomatologia può essere controllata grazie alla cannabis legale terapeutica in alternativa all’uso di trattamenti farmacologici.

Il CBD, cannabidiolo, si ottiene dalla Cannabis sativa conosciuta anche come cannabis light o cannabis medica proprio perché utilizzata anche come principio attivo curativo. La differenza dalla cannabis classica è l’assenza di THC, ovvero il Δ9-tetraidrocannabinolo, sostanza che ha effetti psicotropi.

Il cannabidiolo non contiene tale sostanza e offre notevoli benefici per la salute e il benessere. Tra questi troviamo i seguenti effetti:

  • antinfiammatorio;
  • ansiolitico;
  • anticonvulsivante;
  • antidolorifico;
  • rilassante, aiuta il riposo notturno.

Riguardo all’effetto analegesico, si sono notati notevoli vantaggi per i pazienti che soffrono di fibromialgia con trattamento a base di CBD. Questo perché il cannabidiolo è in grado di interagire con il sistema endocannabinoide, ovvero il sistema biologico che permette la comunicazione delle cellule.

Stiamo parlando di un sistema complesso ed essenziale presente nel nostro corpo che rappresenta uno dei più importanti sistemi corporei in quanto consente di regolare la moltissime funzionalità vitali. Ma, se questo non fosse sufficiente, è importante sapere anche che il sistema endocannabinoide è fondamentale per garantire l’omeostasi dell’organismo umano.

Quindi, in breve, mantiene il perfetto equilibrio interno anche in condizioni ambientali avverse. Il regolamento dell’omeostasi consente anche di regolare il dolore e le infiammazioni oltre a equilibrare l’umore e controllare lo stress. Per tale ragione il CBD, in ogni sua forma, rappresenta un ottimo alleato nel trattamento della fibromialgia e del dolore.

Conclusione: CBD come trattamento del dolore

Grazie ai benefici terapeutici del CBD ottenuto dalla cannabis light o canapa medica, è possibile controllare i sintomi dolorosi della fibromialgia. Per ottenere l’effetto desiderato si può utilizzare l’infiorescenza oppure l’olio di cannabidiolo. I prodotti Rossmary offrono sicurezza e qualità essendo coltivati in serre protette ed esposte al sole e alla brezza marina delle colline di Sanremo.

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